ITINERARIO N° 1: Da Roma a Casperia
Cominciamo con la provincia di Rieti, per l'esattezza con Rocchette, Rocchettine e Casperia.
Da Roma, e' sufficiente seguire la Salaria (occhio ai velox); potete seguire questo itinerario:
La strada diventera' paesagisticamente interessante gia' da Monterotondo, rallentate e cominciate a gustarvi i panorami fino ad arrivare a Rocchette e Rocchettine.
I due paesi sono "il vecchio" e "il nuovo"; del primo rimangono attualmente pochi resti, fu difatti abbandonato (mi sembra per la peste) e i cittadini formarono un nuovo paese difronte (appunto, Rocchettine).
le foto sapranno descrivere meglio di me i due paesi, cominciamo con Rocchette:
Il panorama che si gode da Rocchettine riesce a far distendere lo sguardo...e i pensieri:
Cosi', dopo aver visitato cio' che rimane di Rocchette, bastera' risalire in moto e a pochi centinaia di metri troverete Rocchettine.
Questo, a differenza di Rocchette, e' un paese abitato e direi che ha mantenuto le origini medioevali sia nell'aspetto che nella conformazione:
Il borgo e' attualmente abitato, anche se di abitanti se ne contano veramente pochi.
Diciamo che e' un mix fra antico, mistico e recupero del borgo; qualche foto sara' utile a rendere l'idea:
ITINERARIO N° 2: Da Roma a Sermoneta
Ci sono piu' strade per arrivare a Sermoneta, noi abbiamo preferito fare "due curve" e l'itinerario nel nostro caso e' stato il seguente:
Strada da Roma a Sermoneta
Consiglio la primavera o l'autunno per visitare Sermoneta, avrete modo di gustarvi colori fantastici e troverete meno traffico.
Arrivati a Sermoneta, vi renderete conto che motociclisticamente parlando, e' uno di quei posti "da Biker".
Le moto parcheggiate sono difatti centinaia, a volte e' difficile trovare anche un parcheggio; in ogni caso cercate un posto tranquillo e visitatela...ne vale veramente la pena!
La piazzetta principale:
La sensazione e' quella di essere fuori dal tempo.
Il ponte elevatoio:
Parte interna delle mura di cinta:
Una delle tante stanze ancora arredate con mobili e tessuti dell'epoca:
Svegliarsi e guardare il cielo sereno, per un motociclista, è un validissimo motivo per cercare un po' di tempo per godersi la moto.
Oltretutto, qualche giorno fa', un mio collega (piu' che collega direi amico, eh Robè!?) mi aveva fatto venire proprio "il tarlo" del giro in moto; portare la cartina in ufficio e' stato troppo per far finta di non sentire "il richiamo"!
Allora oggi si va' in giro, per un giorno f@nculo tutto; lavoro e impegni possono aspettare...per un giorno decido io!
E cosi', dopo aver reinviato la mia presenza in ufficio faccio un bel respiro d'aria fresca e mattutina e inforco "Aquilante" (la mia fedele Tdm) che mi scarrozza gia' da piu' di 80.000 km ;)
Il giro era gia' pianificato nella mia mente, piu' volte avevo sentito parlare della strada che da Itri porta a Sperlonga ma mai avrei pensato che fosse così bella!!!
Ovviamente per raggiungere Itri si poteva passare anche per l'autostrada ma.....non siamo mica pazzi: mi aspettano chilometri di curve e non ci penso neanche a perdere questa occasione!
Cosi', alle 08:20 aggancio la borsa da serbatoio con il minimo indispensabile (che di solito si riduce alla macchina fotografica, al tabacco, cartina stradale e a poche altre cose) e salgo in moto; il serbatoio pieno mi conferma che oggi non tornero' fino a quando non segna riserva :)
Esco dal cortile e punto verso Cori, prima tra le tappe che mi ero proposto per prendere un caffè.
Ero gia' stato altre volte a Cori, anche per lavoro ed effettivamente non avrei voluto passare li' troppo tempo ma....dopo la sosta caffe' si avvicina un gruppetto di anziani e come si fa' a non passare un po' di tempo a sentirsi raccontare della loro gioventu' e delle loro moto?!
E' incredibile trovare negli occhi degli anziani la stessa scintilla che accomuna tutti quelli che hanno avuto una passione come il motociclismo.
Sentendoli parlare mi viene da chiedermi se anche io, un giorno, potrò parlare di questa passione con lo stesso entusiasmo loro, sembra che stiano parlando del giorno prima!
E vabbè, ora pero' e' il mio tempo e questa giornata voglio godermela tutta quindi si risale in sella e si va', prossima tappa Campodimele...il paese dei centenari!
Ovviamente si trova sempre il tempo per qualche foto che servira' a ricordare posti che altrimenti nella sola mente andrebbero dimenticati.
La strada e' fantastica, i bordi sono ancora pieni di neve (a dire il vero fa' anche freddo ma che importa!?), le curve si sussegguono una dopo l'altra all'interno di boschi ancora provati dall'inverno rigido di quest'anno....regalando orizzonti sempre diversi, fantastico!!
Mi fermerei ogni cento metri per fare delle foto, difficile ignorare dei paesaggi cosi' ma..... anche la moto vuole la sua parte e quindi le foto si riducono a qualche scatto fuggente :)
La strada scorre veloce, il motore fa' da colonna sonora ai posti che supero; a dire il vero l'ha sentito bene anche un cane bianco da pastore che mi ha rincorso per qualche centinaio di metri, che strippata!
Quando le povere natiche hanno cominciato a chiedere perdono e le gomme cominciavano ad essere sazie di curve, decido di fermarmi un po'; la sigaretta e' d'obbligo e con la scusa anche qualche fotarella per il blog.
Improvvisamente, dietro una curva, mi ricordo di non essere solo: ci sono le mucche in mezzo alla strada!!
Foto d'obbligo e sigaretta annessa :D
La strada, dalle curve frenetiche della montagna, finalmente spiana un po'....dando spazio a paesaggi meno "forti" ma di sicuro non meno belli:
Finalmente arrivo a Campodimele, e appena levato il casco mi viene semplice capire perchè la gente qui' campa tanto, c'e' un aria buonissima!
Sara' stata l'aria buona, saranno state le curve...e il mio stomaco mi ricorda che e' l'ora di pranzo; panino obbligatorio mentre gli occhi riescono a distendersi godendo panorami eccezionali...
Ed ora arriva il bello, eh si perche' da Campodimele ad Itri la strada e' breve; ma da Itri a Sperlonga comincia "La giostra"!!
Mi avevano parlato un gran bene di questo tratto di strada e c'e' da dire che e' veramente ma veramente bello.....cosi' tanto che una volta giunto a Sperlonga l'ho rifatto in senso contrario per poi ripercorrerlo nuovamente.....sono un drogato di moto!
Un po' come fanno i bambini quando chiedono ai genitori di fare un altro giro sulle giostre; io potevo chiederlo solo a me e la risposta (neanche a dirlo) e' stata MA CERTO!!
Le foto non rendono l'idea come nella realta' (dovrei forse impegnarmi dippiù), lo spettacolo a cui si assiste quando il mare spunta fuori dalle montagne fa' veramente apprezzare la liberta' che la moto offre:
Da li' in poi il giro lo posso reputare concluso, mi attende difatti il rientro da strade fatte e rifatte centinaia di volte, non saranno difatti i panorami ma sara' la moto a riempire i miei tempi.
Giunto a casa, guardo l'orologio: sono le 17:50.....come vola il tempo quando si sta' bene!!
Domani nuovamente al lavoro....ma vuoi mettere con che spirito ci si va'?!
ITINERARIO N° 4: Da Roma a Vallepietra
E rieccoci, nuovamente in giro e nuovamente in moto!
Stavolta non ci si allontana poi molto...diciamo quel centinaio di chilometri da Roma, quanto basta per trovarsi in posti che sembrano anni luce distante dalla città.
L'itinerario, stavolta, ci porta a Vallepietra; un piccolissimo paesino immenso nel Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Ovviamente "l'allergia" all'autostrada ci portera' a percorrere strade statali...stavolta e' toccato alla Casilina.
La Casilina, gia' da qualche chilometro oltre il Grande Raccordo Anulare, riesce sempre ad offrire dei paesaggi rilassanti....che diventano "interessanti" man mano che ci si allontana da Roma.
L'itinerario seguito e' questo che trovate nel link:
Indicazioni stradali
In teoria è possibile seguire altri itinerari ma eravamo intenzionati a passare per Anagni e quindi ecco la scelta di questo percorso.
Qualche fotarella di Anagni:
La destinazione, di suo non eccezionale per cio' che riguarad il paese di Vallepietra di per sè, offre pero' un percorso per raggiungere questa località veramente bello dal punto di vista paesagistico.
Difatti, gia' da Anagni, la strada cambia radicalmente passando dalle campagne a quella tipoca delle strade di montagna tutte curve e tornanti; difatti si consiglia questo itinerario in primavera inoltrata o nel' estate per rifugiarsi dalla calura.
Unica accortezza è quella di prestare attenzione ai possibili sassi che trovare sulla carreggiata....oltre che alle mucche e ai cavalli che pascolano liberamente all'interno del parco.
Siccome le foto valgono piu' di tutte le parole, di seguito troverete sicuramente qualche "stimolo" per una gita.
Cominciamo con le strade...la parte più invitante ;)
Chilometro dopo chilometro scoprirete scorci eccezionali, una natura veramente selvaggia e a completare il quadretto anche un torrente che vi affiancherà per buona parte dell'itinerario (si consiglia una bevuta ad una delle numerose fonti che troverete lungo la strada).
Bene, dopo aver affrontato curve ed esservi goduti il panorama, si giunge a Vallepietra.
Vallepietra e' il classico paese che al primo impatto non sembra offrire nulla di eclatante al turista...ma e' proprio questo il bello: trovarsi in un posto non artefatto per dar ragione al turista ma reale e da apprezzare per quello che in realtà è.
Poco prima dell'ingresso al paese troverete un bivio con le indicazioni per il Santuario della SS. Trinità.
Sinceramente abbiamo trovato la strada chiusa (con apertura dal 1° maggio); nonostante tutto abbiamo proseguito per qualche chilometro spinti dalla curiosità (che non e' solamente "femmina").
La strada che porta al santuario sarebbe interessantissima per il panorama che offre pero', probabilmente per le nevicate eccezionali di quest'anno, abbiamo dovuto desistere a causa delle numerevoli frane e dei massi presenti sulla carreggiata.
E vabbè, abbiamo comunque goduto di questi fantastici panorami....e gia' questa e' una grandissima soddisfazione!
Se posso azzardare un consiglio, portatevi un pranzo al sacco! Ci sono un tantissimi posticini obreggiati di fianco al torrente e qualche area attrezzata con i barbecue per i piu' golosi ;)
ITINERARIO N° 5: Da Licenza a Orvinio
Questo itineraio mi è stato più volte raccomandato per la bellezza dei posti che si attraversano, per la breve distanza da Roma ma soprattutto per le fantastiche curve che offre.
Difatti, il tratto che vi farà ritrovare con un sorriso a 32 denti è principalmente quello che da Licenza porta ad Orvinio: una serie di curve senza tregua che vi faranno divertire come poche altre strade permettono.
Ottimo l'asfalto, si tratta di una strada battuta principalmente da moto sportive (appunto per l'aspetto "tecnico", fortunatamente si riesce a convivere anche tra vari modi di intendere il motociclismo.
Questo e' l'itinerario che ho seguito io :
Itinerario per Orvinio
La partenza stavolta è da Cecchina (provincia di Roma, zona Castelli Romani) poichè nel frattempo mi sono trasferito al 100%...i prossimi giri avranno questa "base" di partenza.
Inforcato il "fido" Aquilante e in compagnia della mia dolce metà (che sembra avere sempre più pazienza nell'assecondare i miei "tour"), partiamo in direzione Nemi.
La famosissima città delle fragole sarà per noi solamente un punto di passaggio che ci porterà verso i famosi "Pratoni del Vivaro".
Per chi non conosce i Pratoni, si tratta di una zona che congiunge la Via dei Laghi alla Via Tuscolana; zona preferita da moltissimi romani per la possibilità di fare pic-nic all'aria aperta circondati da un "ameno" paesaggio.
Superati i Pratoni, si prende (anche se per pochissime centinaio di metri) Via Tuscolana per poi svoltare a sinistra verso San Cesareo.
Da quel momento in poi la strada assume un aspetto piu' selvaggio, le curve si susseguono snodandosi tra boschi di betulle frassini e in men che non si dica vi ritroverete nella frazione di Colle di Fuori, proseguendo troverete San Cesareo (consigliata una sosta alla prima pasticceria sulla sinistra che troverete sulla piazza).
Dopo aver soddisfatto il palato, si riprende la moto e si prosegue verso Zagarolo e successivamente verso Tivoli.
La strada che congiunge queste due località lascia appena il tempo di soddisfare lo sguardo (per il guidatore), per il passeggero che invece avrà la possibilità di ammirare i paesaggi e sara' una vera goduria: cavalli e bestiame al pascolo, una vegetazione importante che cela antichi casali nascosti e dei prati che farebbero venir voglia di parcheggiare e sdraiarcisi sopra!
Per chi guida, invece, sarà difficile non eccedere con il gas: le curve sono piuttosto ampie e l'asfalto permette una velocità notevolmente sopra ai limiti consentiti....diciamo che bisogna un po' forzarsi a non eccedere.
Arrivati a Tivoli, si prosegue in direzione Avezzano; da questo momento in poi il vostro sorrisò dietro al casco diverrà incredibilmente spontaneo e difficile da nascondere: asfalto invitante, una serie di curve misto veloci e una vegetazione che crea dei paesagi davvero notevoli (unica accortezza e' quella di prestare attenzione ai Velox...che comunque sono ben visibili e segnalati per tempo).
Ad un certo punto, sulla destra, troverete le indicazioni per Sambuci, girate e almeno per qualche chilometro, cercate di limitare la velocità per godere del panorama che offre il fiume Aniene alla vostra sinistra.
C'e' la possibilità di parcheggiare la moto e scendere alle rive...,in caso vi venisse voglia di una sosta o di un pic-nic questo può essere il luogo ideale.
Proseguendo, la strada seguirà fino a portarvi ad un passaggio a livello, superatelo e girate a sinistra (via Tiburtina).
Dopo avere fatto gia' una certa "scorpacciata" di curve, lasciate la Tiburtina e girate a destra seguendo le indicazioni per Licenza, da quel momento in poi la guida si può fare più sciolta senza pensare troppo a rilevatori di velocita.
Le moto che vi sfrecceranno saranno la conferma che ora e' veramente possibile dare qualche "aperta" in più.
Annotazione IMPORTANTISSIMA: Cercate di arrivare al bivio per Licenza con una buona scorta di carburante (dopo sara' impossibile metterela se non 30 km dopo); nel caso siate vicini alla riserva potrete usufruire del distributore Agip ben visibile prima del bivio (okkio che non accetta i bancomat).
Cosi', tra una curva stretta e una veloce, vi troverete a Licenza; se avete tempo vi consiglio di sostare a visitare la Villa di Orazio (celebre poeta), una simpatica guida vi illustrerà le caratteristiche dei resti; proseguendo sempre a piedi, potrete arrivare al Ninfeo (altro posto ameno per una sosta).
Ok, dopo una visita alla Villa di Orazio e al Ninfeo, possiamo riprendere la moto e arrivare dopo pochi chilometri a Licenza; se avete la possibilità (e la voglia) di sostare nuovamente, vi consiglio di fermarvi alla piazzatta principale (ci passerete di fianco) per ammirare le montagne, per prendere un buon caffe' al bar centrale e per farsi un'ottima bevuta d'acqua alla fontana della piazza.
Bevuto??Preso il caffè?? Bene, rinforcate la moto e seguite in direzione Orvinio....cercando sempre di nascondere il sorriso a 32 denti che da un pò vi portate dietro.
Ora comincia veramente la "giostra"; non avrete tempo di rimettere dritta la moto che subito dovrete ributtarla nella successiva curva....e questo per almeno 20 km, il tutto accompagnato da un paesaggio che spazia da gole montuose a prati, passaggi stretti e tornanti!
Per rendervi conto, io non sono un grande piegatore (diciamo che sono più un paracarri); nonostante cio' sono riuscito semplicemente seguendo la strada e senza eccedere a strusciare le pedane nonostante il passeggero che mi incitava a non eccedere...figuratevi se ci andate da soli!!
Ciao belli, alla prox!!! ;)
ITINERARIO N° 6: da Roma a Poli, Tivoli, San Gregorio da Sassola, Marcellina, San Polo dei Cavalieri
Esistono dei posti che, nonostante siano stati girati più volte in lungo e in largo, ogni volta riescono ad offrire nuovi scorci e nuove emozioni; in questo itinerario torniamo nel Parco Nazionale dei monti Lucretili...esattamente dove la strada finisce e iniziano i sentieri.
Se volete potete seguire il mio stesso itinerario, vi assicuro che ne vale la pena sia dal punto di vista paesagistico che da quello "motistico" :D
Itinerario
Dopo aver passato Nemi e San Cesareo, si punta verso Zagarolo e successivamente verso Poli.
Quando arriverete a Poli (e già avrete fatto una buona scopracciata di curve), vi consiglio di entrare nel centro storico per un buon caffe' al Bar Scacco (e' anche tabacchi).
Piccola annotazione: E' l'unico posto dove ho pagato solamente 50 centesimi per un caffè, da non crederci! :D
All'interno delle mura, invece, troverete un forno che fà un'ottima pizza bianca...da provare ;)
Questa è Poli vista "da fuori".
Dopo pizza, caffè e sigaretta è il momento di rimettersi in marcia, non trovate? :D
Cosi', seguendo le indicazioni, puntiamo verso Tivoli (che non ho preso nelle soste) e la attraversiamo seguendo le indicazioni per Avezzano; al bivio successivo dovete prendere le indicazioni per Marcellina.
La strada comincia a tornare un susseguirsi di curve subito dopo il ponte della ferrovia che attraverserete passandoci sotto (okkio che è un senso unico alternato); lo spettacolo delle Cascate di Tivoli alla vostra sinistra meriterà sicuramente una sosta ;)
Con il classico sorriso del motociclista felice (che tutti conosciamo bene, vero?), si riprende la moto e si continua tra curve e paesagi veramente belli; siamo gia' all'interno del Parco dei Monti Lucretili!
Dopo circa 15 km di puro divertimento, vi troverere ad attraversare un paese chiamato San Gregorio da Sassola; fermatevi perchè ne vale la pena!
Questo paese non lo avevo mai sentito nominare, eppure stà molto vicino a Roma....strano! In ogni caso, sarete accolti dal Castello Brancaccio (purtroppo trovato chiuso al pubblico)...la foto e' d'obbligo!
Questa, invece, e' la piazzetta con la statua di San Gregorio.
Nuovamente il Castello Brancaccio, con qualche foto dei particolari.
Bello, vero?
Vabbè, la moto chiama e si deve ripartire...fino a dove la strada non termina all'interno del Parco.
Per arrivare a destinazione, si riparte sempre in direzione Marcellina...altri panorami accompagneranno il viaggio..fino ad arrivare a San Polo dei Cavalieri.
Se volete un consiglio spassionato, prima di arrivare a San Polo dei Cavalieri (circa 3 km prima), sulla sinistra troverete una struttura industriale dismessa; prendete il bivio a sinistra qualche centinaio di metri prima e quello che vedrete vi meraviglierà!
Da questo momento la strada sarà poco frequentata (e anche un po' "condita" dalle cacche delle mucche :D ) e vi permetterà (tra un tornante e l'altro) di sostare a guardare la vallata sottostante....
Dopo qualche chilometro, arriverete nella vetta, parcheggiate tranquillamente, stendete un telo e godetevi tutto ciò!
E le mucche...
Ciao belli!!!
Bene, l'estate e' alle porte....e lo confermano sia le previsioni che l'ondata di caldo che ci accompagnerà per ben 10 giorni....
La mia dolce metà è partita, non che sia scappata, e' semplicemente andata a trovare i suoi...e io mi trovo solo.
Non mi capita spesso di essere solo e di poter decidere del mio tempo, non vi nascondo che a volte la cosa un po' mi spiazza ma poi...all'improvviso, incrocio con lo sguardo Aquilante e decido per un giretto; non troppo lontano ma immerso nella natura più selvaggia, su strade poco trafficate.
Cosi', dopo il caffe' mattutino (indispensabile), mi "bardo" a dovere e inforco la moto....destinazione Monte Livata!!
La strada, come per altre uscite, attraversa i pratoni del Vivaro (consigliato caldamente per i pic-nic) e , attraverso Palestrina e Olevano Romano, mi ritrovo molto presto a Subiaco.
L'itinerario per questo giro e' composto da pochi chilometi (tra andata e ritorno di sfiorano i 200) ma tutti piacevolmente immersi nel verde....che meraviglia!
Se volete replicare quanto accennato, potete seguire il seguente itineraio:
Itineraio Monte Livata
Cosi', quando gia' l'aria cominciava ad essere fin troppo calda per rimanere ancora a casa (e pensare che vivo ai Castelli Romani...non oso pensare al caldo di Roma) salgo sulla moto, attacco la borsa serbatoio e via!!
Non mi soffermo sulla tratta che passa per i Pratoni da Vivaro (gia' affronata in qualche altro post...non ricordo bene quale ma c'e'), stavolta comincia ad essere interessante da Palestrina in poi....dove le curve iniziano ad essere molto prequenti e l'asfalto veramente "pistaiolo".
Chiedo scusa per le poche foto, ero partito con l'idea di farne un po' ma la strada mi ha letteramente rapito (e questo non e' altro che un buon segno ;) )
Appena partiti, l'occhio mi cade sul blocco motore (lato sinistro) e vedo delle goccioline rosse....liquido di raffreddamento!!
Mi fermo, metre fra me e me penso "E' un Tdm..sarà una stupidaggine)....e controllo: semplicemente una fascetta del radiatore lenta!
Stretta la fascetta, scatta la sigaretta del vincitore...e la prima fotarella!
Si riparte, superando Palestrina a circa meta' strada verso Subiaco mi fermo per immortalare un po' di quei tornanti che finora mi hanno fatto tanto divertire....
Ragazzi, la strada e' proprio una goduria: traffico praticamente assente, asfalto ottimo, curve e tornando in successione....uno dei paradisi del mototurista!
I panorami si alternano tra stretti passaggi e ampie vedute....un vero rilassamento....
Molto belle le pareti rocciose che accompagnano gli ultimi 15 chilometri, con precisione da Subiaco a Monte Livata ;)
Dopo una sosta al fontanile (accidenti...oggi fà veramente un gran caldo...), si riparte, con la speranza di trovare un po' di refrigerio in cima al monte...e magari anche un bar visto che e' ormai giunta l'ora di pranzo... :D
Il cartello che vedete in foto e' un invito all'assaggio del buon vino rosso di Olevano Romano.. ;)
La strada, finora gia' con una bella pendenza, raggiunge dei picchi del 15%, il tutto sempre accompagnato da tornanti e curve in sequenza...una strada tutta da 2° e 3° marcia...una goduria fatta il sella ad Aquilante!!
L'asfalto oggi e' veramente caldo, le gomme sembrano tenere moltissimo e cosi' tra una scalata e un'accellerata si arriva in fretta in cima...accolti da un cartello che illustra le potenzialità del posto.
Monte Livata, chiamata anche la Montagna di Roma, e' una nota stazione sciistica e quindi tutte le strutture sono prevalentemente volte ad ospitare sciatori e frequentatori si di sport invernali.
Questo invece e' il paesaggio che mi circonda...
Ah, dimenticavo: c'e' una bella struttura che produce panini, pizzette, ha un bar e un'alimentari....a questo punto...si mangia! :D
Oh, ora che si ha la pancia piena e dopo un buon caffè si può anche ripartire...e magari fermarsi a fare qualche altra fotarella....
Questa e' sempre Aquilante durante una sosta-sigaretta....per arrivare a questa vasca artificiale ho anche fatto un po' di enduro...mitico Tdm!
Ciao belli!!!