Dueinmoto: il blog del mototurista!

Benvenuti!
Lo scopo di questo blog nasce dalla voglia di far conoscere chi come noi vive la passione per le due ruote e per i giri; non sempre chilometricamente lunghi ma sicuramente sempre circondati da paesagi piacevoli e prettamente "mototuristici".

Spero di riuscire ad aggiornarlo spesso, sono accetti consigli e soprattutto spero di poter dare a questo blog una funzione importantissima: conoscersi e far conoscere chi nel sangue ha la passione per le due ruote, indipendentemente se scooter o moto.

Navigando per il blog troverete itinerari a breve e a lungo raggio, suddivisi per regione e in costante sviluppo, una sezione tecnica, link a previsioni meteo e info sul mondo a due ruote.

Per il momento buona lettura a tutti e, per dirla in gergo "UN DOPPIO LAMP" !!!

lunedì 28 maggio 2012

Toscana

Itinerario n°1: Capalbio, Manciano, Saturnia, Bolsena

Questo itinerario nasce dalla voglia di tornare a vedere un po' di Maremma, le sue colline e i suoi dolci paesaggi, uniti da strade fantastiche la rendono sempre un posto invitante per chiunque abbia due ruote a disposizione....e oltretutto oggi e' finalmente una bellissima giornata!!

Cosi', alzati di buon ora (la partenza è stata intorno alle 08:30), saliamo in sella ad Aquilante e via...

La strada scelta, stavolta con un pò di titubanza per la velocità ridotta e la presenza di molti autovelox, è stata l'Aurelia....al link che segue potete visualizzare il percorso.

Percorso Maremma

Superata Civtavecchia, il panorama passa da quello industriale a quello più selvaggio: il mare alla vostra sinistra sarà un buon compagno di viaggio per buona parte del percorso; sulla destra potrete invece ammirare colline tipiche della maremma e casolari immersi nel verde....veramente un bel vedere.

Poco dopo il bivio per Vulci, troverete le indicazioni per Capalbio; lasciate quindi l'Aurelia (che sicuramente non vi avra' troppo entusiasmato per la guida) e cominciate a scaldare le gomme sulla strada alberata che porta in questo bellissimo paese rinascimentale arroccato su una collina.

Intanto qualche "assaggio panoramico", tanto per rendere l'idea:



Una volta giunti a Capalbio e dopo aver parcheggiato la moto, troverete una piazzetta con una scultura molto "particolare":


Difronte alla piazzetta (vi consigliamo l'affaccio per guardare un po' il panorama), c'e' l'ingresso principale del paese:



 Prima di passare sotto "la porta" d'ingresso, c'e' la possibilità di visitare perimetralmente le mura che per anni hanno difeso questo interessante paese; quì sotto una foto...


Ogni angolo e' molto curato e i fiori regnano su ogni possibile posto...


Capalbio e' un peseino che offre uno scorcio di sè ad ogni angolo; troverete soggetti interessanti ad ogni passo che farete...


Questo e' un altro "passaggio" murario..


.....che offre un panorama a dir poco rilassante...


Molto interessante e' il castello; purtroppo siamo capitati fuori orario di visite e quindi ci siamo accontentati di qualche foto dall'esterno.....ma ci torneremo! ;)


Anche la chiusa, opposta al castello, merita una sosta...


 Il simbolo di Capalbio è costituito dalla testa albina fin dal periodo medievale, sorretta dal caratteristico leone senese che fu aggiunto nel quattrocento.


Bene, Capalbio e' stata un paese che meritava una visita ma....non possiamo mica trascurare il richiamo della strada!
Si risale in moto e via, direzione terme di Saturnia; per arrivarci dovremo attraversare Manciano...


Guidare in Maremma e' molto difficile; non tanto per le strade che invitano ad una guida veloce e pulita....tanto per la distrazione che i panorami offrono; meriterebbero molto più foto ma come ben sapete non ci si può fermare troppo...


...chi guida quindi dovra' rinunciare al "piacere degli occhi" ma potrà letteramente godere al "piacere della strada"!




Cosi', curva dopo curva, profumo dopo profumo....si arriva a Saturnia, la nota località termale!!

L'accesso alle terme e' gratuito e consistono in pozze naturali scavate dal flusso delle acque...ragazzi, ve le consiglio veramente!!

....apparte l'inconveniente dell'odore di zolfo che vi resterà addosso per un po'! :D


Visto che siamo tra "dueruotisti", vi consiglio di parcheggiare il mezzo appena entrati nella strada che porta alle terme (troverete una sbarra con il passaggio abbastanza largo per le moto); la vostra cavalcatura stara' tranquilla e potete comodamente godervi questo paradiso!

Stavolta per noi niente bagno, siamo partiti con l'idea di fare strada e cosi' ci dirigiamo al paese (distante circa 3 km) per una sosta e un caffè all'ombra degli alberi della piazza centrale..




Bene, la pausa e' stata veramente utile....ora si riparte, direzione Pitigliano!

Chi non e' mai stato in questo suggestivo paese prenda nota e cerchi di andarci....vale veramente la pena!

E' stato costruito (come altri paesi nelle vicinanze) interamente sul tufo e da fuori gia' rende l'idea...


Questa è una cartina della zona...i posti sono tutti bellissimi...


Questa è l'immancabile foto ad Aquilante durante una sosta... :D


Da Pitigliano, proseguendo verso Viterbo, vi troverete il lago di Bolsena alla vostra destra....merita una passeggiata sul lungolago se non ci siete mai stati!

Nel caso nostro, essendoci stati gia' varie volte, ci limitiamo ad una foto...


Questa invece e' Bolsena vista "da fuori"...


Da qui' in poi l'itinerario passa per Viterbo, Vetralla, Sutri e continua sulla Cassia fino a Roma...

I chilometri sono stati circa 420, la stanchezza un po' si e' fatta sentire la sera ma vi assicuro che i posti visitati ne valgono veramente la pena!

Ciao belli, alla prox!!



domenica 13 maggio 2012

Sostituzione ammortizzatore Tdm 850

Chilometri e anni......nel caso di Aquilante sono 12 i primi e 84.000 i secondi...

....e sarebbe pure ora di dare una "messa in piega" al reparto sospensioni. :D

Per quello che riguarda l'anteriore, ho gia' provveduto l'anno scorso sostituendo (non io, il mio amico meccanico) olio e paraoli; il mono posteriore, invece, era ancora nello stato originale.

Cosi', spinto da un acquisto ad un buon prezzo, decido di prendere un ammortizzatore (originale ma in buono stato) e di sostituirlo.

Prima di passare alla fase meccanica (che bello, le mani sporche :D ) devo ammettere che cio' che mi era stato detto sugli ammortizzatori s'e' rivelato verissimo: ci si abitua e senza accorgercene guidiamo un mezzo diverso da quello che avevamo preso anni prima....e per noi e' la piu' totale normalita'.

Ci si abitua, un po' come in tutte le cose; le cirve si impostano diversamente, eventuali correzioni diventano abitudini che si radicano chilometro dopo chilometro.

Fino a quando, spinti da qualche mero fattore, si cambiano; da quel chilometro in poi avrete modo di rendervi conto che la penserete proprio come me adesso (e in quel caso offrite la birretta :D ).

Ok, l'ammortizzatore e' arrivato a casa, il lavoro sembra semplice ma (c'e' SEMPRE un MA).....come faccio ad alzarla per scaricare il posteriore e sostituire l'ormai "feticcio"?

Vi giuro che ho pensato a tutte le possibili soluzioni: crick a destra e a manca, tavole di legno come se piovessero ma....nessuna soluzione era valida (soprattutto se ci si trova a fare il lavoro da soli).

Nel mio caso, sono stato letteralmente "salvato" dal buon Roby (trovate il sito del suo blog tra i siti amici).

Difatti lui, che evidentemente ha gia' sperimentato difficolta' simili (probabilmente avra' ormai la pellaccia dura per queste cose),  possiede uno "SCIUPASOLDI".

Non fatevi ingannare dall'ingenuo nomignolo, e' una realizzazione fondamentale quando si ha la necessità di alzare qualcosa di molto pesante; oltretutto consente di lavorare a 360 intorno all'oggetto....veramente 100 punti!

Ok, raggiunto il buon Roby cone due birrette a seguito e dopo i saluti di rito,  cominciamo subito a mettere le "mani in pasta"

Questa e' stata la soluzione scelta: SCIUPASOLDI con corda annessa:

Quì nei primi momenti di "imbragatura"  e durante il lavoro (poche foto, pensavamo a "giocare" :D) .






Dopo aver verificato qual'era il punto migliore per evitare che la moto "scodasse" una volta alzata, smontiamo il parafango (4 bulloncini da 10) e liberiamo i bulloni all'estremita del mono (1 bullone da 17 e un bullone da 14).

Cosi', tra una risata e la simpatica compagnia del figlio di Roberto (che secondo me tra  2 anni sarà in grado di smontargli la moto :D), procediamo a liberare totalmente il mono sfilandolo e inclinandolo verso dietro.

A questo punto il grosso e' fatto, non resta altro che eseguire gli stessi passi al contrario quindi:

  • Inserire il nuovo mono
  • Fissare i bulloni e i rispettivi dadi
  • Rimontare il parafango posteriore
.....e in ultimo, non farsi avanzare pezzi!!!

Nel caso dovesse capitare fermatevi, fumatevi una sigaretta (per chi non fuma....puo' guardare l'altro :D ) e riprocedete mentalmente tutta la procedura.

Ok, Aquilante ora ha riacquistato un po' della sua giovinezza, e' il momento della merirata birra!!!

Non mi soffermo sul fatto che la moto e' letteralmente cambiata: molto piu' stabile e precisa in curva, nessun ondeggiamento neanche nelle curve in sequenza.....bellissimo!!!

Un grazie in particolare va' di sicuro a Roberto e al suo SCIUPASOLDI!

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