....e sarebbe pure ora di dare una "messa in piega" al reparto sospensioni. :D
Per quello che riguarda l'anteriore, ho gia' provveduto l'anno scorso sostituendo (non io, il mio amico meccanico) olio e paraoli; il mono posteriore, invece, era ancora nello stato originale.
Cosi', spinto da un acquisto ad un buon prezzo, decido di prendere un ammortizzatore (originale ma in buono stato) e di sostituirlo.
Prima di passare alla fase meccanica (che bello, le mani sporche :D ) devo ammettere che cio' che mi era stato detto sugli ammortizzatori s'e' rivelato verissimo: ci si abitua e senza accorgercene guidiamo un mezzo diverso da quello che avevamo preso anni prima....e per noi e' la piu' totale normalita'.
Ci si abitua, un po' come in tutte le cose; le cirve si impostano diversamente, eventuali correzioni diventano abitudini che si radicano chilometro dopo chilometro.
Fino a quando, spinti da qualche mero fattore, si cambiano; da quel chilometro in poi avrete modo di rendervi conto che la penserete proprio come me adesso (e in quel caso offrite la birretta :D ).
Ok, l'ammortizzatore e' arrivato a casa, il lavoro sembra semplice ma (c'e' SEMPRE un MA).....come faccio ad alzarla per scaricare il posteriore e sostituire l'ormai "feticcio"?
Vi giuro che ho pensato a tutte le possibili soluzioni: crick a destra e a manca, tavole di legno come se piovessero ma....nessuna soluzione era valida (soprattutto se ci si trova a fare il lavoro da soli).
Nel mio caso, sono stato letteralmente "salvato" dal buon Roby (trovate il sito del suo blog tra i siti amici).
Difatti lui, che evidentemente ha gia' sperimentato difficolta' simili (probabilmente avra' ormai la pellaccia dura per queste cose), possiede uno "SCIUPASOLDI".
Non fatevi ingannare dall'ingenuo nomignolo, e' una realizzazione fondamentale quando si ha la necessità di alzare qualcosa di molto pesante; oltretutto consente di lavorare a 360 intorno all'oggetto....veramente 100 punti!
Ok, raggiunto il buon Roby cone due birrette a seguito e dopo i saluti di rito, cominciamo subito a mettere le "mani in pasta"
Questa e' stata la soluzione scelta: SCIUPASOLDI con corda annessa:
Quì nei primi momenti di "imbragatura" e durante il lavoro (poche foto, pensavamo a "giocare" :D) .
Dopo aver verificato qual'era il punto migliore per evitare che la moto "scodasse" una volta alzata, smontiamo il parafango (4 bulloncini da 10) e liberiamo i bulloni all'estremita del mono (1 bullone da 17 e un bullone da 14).
Cosi', tra una risata e la simpatica compagnia del figlio di Roberto (che secondo me tra 2 anni sarà in grado di smontargli la moto :D), procediamo a liberare totalmente il mono sfilandolo e inclinandolo verso dietro.
A questo punto il grosso e' fatto, non resta altro che eseguire gli stessi passi al contrario quindi:
- Inserire il nuovo mono
- Fissare i bulloni e i rispettivi dadi
- Rimontare il parafango posteriore
Nel caso dovesse capitare fermatevi, fumatevi una sigaretta (per chi non fuma....puo' guardare l'altro :D ) e riprocedete mentalmente tutta la procedura.
Ok, Aquilante ora ha riacquistato un po' della sua giovinezza, e' il momento della merirata birra!!!
Non mi soffermo sul fatto che la moto e' letteralmente cambiata: molto piu' stabile e precisa in curva, nessun ondeggiamento neanche nelle curve in sequenza.....bellissimo!!!
Un grazie in particolare va' di sicuro a Roberto e al suo SCIUPASOLDI!
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